Un tempo nuovo da inventare
22 Novembre 2024

E’ un bel po’ che non scrivo, ho avuto mesi complicati, sofferto tanto dolore. 

Ora che sto mettendo ordine nelle mie giornate, e provando a creare una nuova quotidianità, mi accorgo di quanto sono ricca.

Confesso che avevo paura del tempo vuoto dal lavoro, e dagli impegni quotidiani. 

Faccio un’attività stagionale, il che significa letargo nei mesi invernali. 

Quest’anno poi, da sola, in una casa nuova, era tutto da inventare.

Ebbene, dicevo, mi sono scoperta ricca. 

Ho il mio pianoforte, un esercizio, una disciplina, uno stimolo a migliorarmi, e una soddisfazione immensa quando ci riesco.

Ho i libri: che grande risorsa: Ora sto leggendo e godendo a ogni pagina grazie alla maestria di Erri De Luca, che ne “L’età sperimentale” racconta proprio di questo nuovo tempo di noi vecchi, un tempo allargato, acuto, eppure pieno.

Ho i colori: ho cominciato a dipingere mala, con matite, pennarelli, e ora persino tempere. Quanto mi piace sedermi al vecchio tavolo tondo nella saletta da pranzo e inventare accostamenti, concentrarmi per stare dentro i bordi, rimirare i risultati di questo sforzo paziente. 

Ho il cinema, anche se meno frequentemente di un tempo: quando incappo in una brutta pellicola resto delusa per giorni: l’ultimo bellissimo è stato “Vermiglio”, l’ultimo bruttissimo è stato quello di Lelouch, “Finalment”, che dolore!

Ho il teatro: sono stata alla Scala, al Gaber, stasera al Piccolo. Milano offre una quantità esorbitante di spettacoli di qualità, e anche se c’è freddo, e piove, e costa fatica uscire di casa, ne vale sempre la pena. 

Ho la bicicletta! Pedalare stanca il fisico e svuota la testa dai troppi pensieri. A me piace farlo sui Navigli, accanto all'acqua che scorre.

Ho le lezioni di inglese: una volta alla settimana chiacchiero con la deliziosa Gabriela su zoom, e poi faccio i compiti che mi assegna, con grande impegno. Faccio fatica a memorizzare le nuove parole ma sono determinata a migliorare il mio inglese e ad arricchire il mio vocabolario.

Ho le chiacchierate in francese coi miei cari amici Gabrielle e Jean Marc: abbiamo deciso di regalarci video call settimanali per continuare le nostre conversazioni nonostante la distanza ci separi forzatamente, almeno fino alla prossima estate. E così, voilà, anche il francese è tenuto in allenamento. 

Ho la cucina, e ho ritrovato la voglia di preparare cenette per gli amici. Ora ho un nuovo obiettivo: imparare la cucina vegana, per riuscire a campare bene senza sfruttare in alcun modo i poveri animali. Organizzo cene per due, tre persone al massimo, perché il tavolo tondo è per quattro, al più. E mi godo un tempo di qualità, con poche scelte persone con cui parlare, confrontarmi, scaldarmi il cuore. 

Alla fine, pensavo peggio! I cambiamenti fanno sempre paura, e talvolta restiamo bloccati in situazioni di compromesso proprio per paura di affrontare l'ignoto. Eppure fidatevi, se lo fate, scoprirete di poter sopravvivere, e anzi, di vivere, ancora meglio, respirando a pieni polmoni, senza più trattenere tensioni, imbarazzi, scontenti.

La vita ci regala sempre qualcosa di sorprendente, basta essere pronti a coglierlo. 

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