La genesi del mio libro
20 Gennaio 2020

Il grande giorno è arrivato. 

Ci sono voluti quasi quattro anni, dalla pubblicazione di “Gocce di veleno”, per riuscire a realizzare questo nuovo lavoro. 

Ho cominciato a pensarci appena uscito l’altro, a settembre del 2016, quando ho iniziato la mia attività di volontaria in una delle comunità per bambini gestite da Caf, il Centro aiuto famiglia di Milano. Dopo aver scritto di violenza psicologica e aver dialogato col Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua, avevo ancora voglia di scavare, approfondire, capire questo tema, cercando proprio di scoprire  le origini del male.

Per questo ho voluto andare a vedere con i miei occhi, e provare ad aiutare per quanto possibile, nei luoghi dove arrivano i bambini vittime di gravi maltrattamenti e abusi. 

Dopo vari colloqui con i responsabili ho cominciato a stare nella comunità dei Folletti, che ospitava bimbi dai tre ai dodici anni. Ci sono andata tutti i lunedì pomeriggio per due anni. Ogni volta ne uscivo piena di dolore, di sgomento, di struggimento. Conoscere questa realtà così da vicino mi ha devastata. Sono andata avanti convinta di voler e dover fare qualcosa, e questo qualcosa è in parte anche il mio nuovo libro.

L’intento è fare conoscere a chi lo leggerà una realtà sconosciuta, fatta di bambini, certo, ma anche di volontari, educatori, psicologi, assistenti sociali e genitori affidatari. Una miriade di persone che lavorano nell’ombra e in situazioni davvero complesse per cercare di curare le ferite profonde e tremende di questi poveri bambini.

Non è un lavoro facile, ve lo assicuro.

Mentre scrivevo ho sentito parlare dello scandalo accaduto a Bibbiano, e ho letto quel che riportavano le cronache e l’uso strumentale e politico che ne è stato fatto. 

Ho a quel punto ancor più desiderato di mostrare realtà pulite, professionali, irreprensibili, affinché non ci si fermasse a Bibbiano e soprattutto non si facesse di tutta un’erba un fascio.

Esistono persone scorrette e manipolatorie in tutti gli ambiti, nella chiesa, nei tribunali, nelle famiglie e quindi anche fra le comunità. Ma come non si può certo dire che tutti i preti sono pedofili o che tutti i magistrati sono corrotti, così non si può e non si deve dire che tutte le comunità sono marce.

Spero che questo mio romanzo vi avvicini al mondo nobile, generoso, accogliente e ricco delle comunità per minori, e che cancelli o quanto meno attenui la prevenzione nei confronti di chi lavora onestamente in questo ambito. 

Ringrazio ancora una volta il professor Gustavo Pietropolli Charmet che ha firmato la postfazione scrivendo tra l’altro: “Chi vuole capire veramente cosa succede a genitori e figli nel caso in cui i giudici e gli assistenti sociali accertino che la convivenza espone i bambini a rischi di violenza e abusi deve leggere le pagine bellissime di Valeria Benatti”.

Grazie a chi vorrà leggere “Da oggi voglio essere felice”.

Sul sito troverete le date del tour, che inizierà alla grande al Teatro Filodrammatici di Milano, sabato 1 febbraio, con lo spettacolo a tema di Antonella Questa, “Infanzia felice”, cui seguirà la prima presentazione ufficilale del mio nuovo romanzo. Per acquistare i biglietti www.caf-onlus.org . Il ricavato della serata andrà al Caf. 

Vi aspetto tutti a braccia aperte. 

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