L'artista migrante che dipinge col caffè
22 Maggio 2017

Abdoukhadre Ba è un ragazzo di 23 anni, è nato in Gambia e ha studiato in Senegal. L’arte è la sua passione fin da quando era bambino. È uno di quelli arrivati in Italia coi barconi, da pochi mesi, e accolto nel campo profughi di via Corelli, a Milano. Utilizzando i fondi di caffè riesce a dipingere quadri strabilianti. 

Quanti sono i giovani che hanno lasciato nella loro terra madri, padri, fratelli e sorelle, per arrivare in un paese di cui non conoscono la lingua, senza nient’altro che quello che hanno addosso e  la voglia di sopravvivere, e magari anche di vivere. Quali sono i sogni di questi ragazzi?  

Angela Marchisio, la straordinaria donna che ha organizzato al Corelli l’associazione Scuolaperta insieme a Silvana Strambone, e che coordina una 50ina di volontari che si alternano per insegnare ai rifugiati l’italiano e non solo, ha provato a descriverli così: “Lasciate che vi racconti qualcosa di Jumo, che è il capo dei nostri contadini e coordina tutti i loro appuntamenti ed impegni del corso per giardinieri, con precisione e senso di responsabilità. Bamba, che ha imparato l'italiano in tre mesi, ha fatto corsi di ogni tipo, gioca a calcio ed ora fa il barista. Nyera che va ogni giorno a scuola in giacca e cravatta in segno di rispetto. Omar che vuole diventare avvocato, e ci riuscirà. Mercy che è bellissima e seria e studiosa e intelligente. Sherif che mi lascia a bocca aperta con la sua personalità ed è un leader naturale. Yanick che prepara l'esame di terza media , fa sport e segue un corso da mediatore culturale. Cristine che lavora come badante in una famiglia. Ammar che parla cinque lingue e ha imparato a fare bene il cameriere. Mahamodou che sta ancora imparando lentamente a scrivere, ma sa bene come far crescere i pomodori. Mahmoud che mi chiama mamma e quando mi sorride illumina tutto intorno a me. BuBa che mi saluta "Signora La Maestra! ". Elyassa che vorrebbe fare lo scrittore. Bilgest che frequenta un corso di teatro. Ousmane che ha messo da parte ogni centesimo del suo piccolo pocket money per mandarlo alla mamma e non ha mai tenuto nulla per se...e prima dell'altro giorno, quando insieme siamo entrati in una piccola gelateria, non aveva mai assaggiato un gelato…”

Ma torniamo al nostro artista migrante, Abdoukhadre Ba: i suoi quadri sono talmente originali e belli che domani saranno esposti al Carlyle Hotel di corso Garibaldi, e già giornalisti e aziende hanno manifestato il loro interesse. Non so come andrà a finire questa bella storia, ma intanto volevo raccontarvela così, come un sogno che sta per realizzarsi, come d’incanto. 

 

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